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Palangaro
Detto anche palamito, palangrese, conso o coffa, il palangaro è un attrezzo da pesca formato da un insieme di ami collegati ad intervalli regolari ad un unico filo di sostegno chiamato “madre” o “trave”, mediante lenze secondarie dette “braccioli”. L'attrezzo può essere messo in pesca sul fondo o in superficie a seconda delle specie target, ed è dotato di boe di segnalazione indispensabili per i naviganti e per individuarlo al momento del recupero.
Specie bersaglio:
Variando le dimensioni degli ami e delle lenze, e la tipologia di esca, vengono catturate spigole, lampughe, ricciole, sgombri, tonni, alalunghe e palamite.
Immagini tratte da "Dizionario dei termini della pesca"
VisualizzaRapido
Il rapido è un attrezzo che viene trainato sul fondo. È costituito da
una bocca fissa rettangolare in metallo, sulla quale è fissata la rete che
termina con un sacco. Il suo scivolamento è consentito da slitte collegate al
cavo di traino.
La parte superiore della bocca è sormontata da una tavola di legno che
funziona come un depressore e favorisce l’adesione al fondo dell’attrezzo.
La
parte inferiore invece è munita di denti che penetrano nel fondo marino e
sollevano gli organismi che vivono sul fondo o nei primi centimetri del
sedimento perché finiscano nella rete.
🎯Specie
bersaglio:
Pesci piatti, soprattutto sogliole; non di rado prende anche seppie e capesante.
Immagini tratte da "Dizionario dei termini della pesca"
VisualizzaBertovello
🎯Specie bersaglio:
Utilizzata soprattutto nelle acque interne per la pesca delle anguille.
Immagini tratte da "Dizionario dei termini della pesca"
VisualizzaSciabica
La
sciabica è una rete trainata con grandi braccia e piccolo sacco, che viene
calata a semicerchio e che cattura il pesce durante il suo progressivo
avanzamento. Per ottenere dei buoni risultati si deve operare in acque poco
profonde per evitare che la rete si stacchi dal fondo mentre viene salpata,
impedendo così la fuga dei pesci.
Ne
esistono di due tipologie: la sciabica da spiaggia e la sciabica da natante.
Nella
pesca con sciabica da spiaggia la rete viene calata a semicerchio utilizzando
un’imbarcazione a remi di piccole dimensioni. Un capo della rete è a bordo
dell’imbarcazione, l’altro è a terra. Una volta concluso il tragitto i due capi
vengono tirati da terra a forza di braccia così da salpare la rete.
Nella pesca con sciabica da natante un capo della rete viene calato in mare, trattenuto da un’ancora e segnalato da un petagno, l’altro viene mantenuto a bordo, mentre l’imbarcazione compie una circonferenza tornando al punto segnalato dal petagno, dove la rete viene salpata con l’ausilio di verricelli.
🎯Specie
bersaglio:
Seppioline, cefali, canocchie e pesce azzurro.
Immagini tratte da "Dizionario dei termini della pesca"
VisualizzaImbrocco
È una rete da posta formata da una sola pezza di rete in cui il pesce resta “ammagliato”, ovvero rimane impigliato a livello della prima pinna dorsale dopo aver penetrato la maglia della rete con l’opercolo branchiale.
🎯Specie
bersaglio:
Spigole, zerri e merluzzi.
Rete a Strascico
La rete a strascico a divergenti è una rete a forma conica che viene trainata sul fondo tramite dei cavi di acciaio collegati ai divergenti, che ne assicurano l’apertura orizzontale, mentre l’apertura verticale è dovuta ai piombi ed ai galleggianti.
Il corpo della rete è formato da varie pezze con maglie che decrescono fino al sacco, ovvero la parte terminale.
🎯Specie bersaglio:
Specie che vivono in rapporto con il fondo.
Immagini tratte da "Dizionario dei termini della pesca"
VisualizzaLavoriero
Il lavoriero è una trappola fissa destinata alla cattura dei pesci che dalla laguna o dalle foci dei fiumi migrano in mare per riprodursi. È a forma di cuneo, costituito da diverse camere che guidano il pesce in comparti sempre più stretti, dove è più facile la cattura.
🎯Specie bersaglio:
Anguille, Cefali, Orate, Spigole.
Immagini tratte da "Dizionario dei termini della pesca"
VisualizzaDraga Idraulica
Le draghe idrauliche, o
turbosoffianti, sono attrezzi che penetrano nel fondo fino a qualche centimetro
e raccolgono gli organismi marini, soprattutto molluschi bivalvi.
L’attrezzo si presenta come un
parallelepipedo in ferro, costituito nella parte bassa da una lama che penetra
nel fondale, una griglia che consente di selezionare i molluschi in base alla
taglia e di separarli dal sedimento, ed un sistema di ugelli che consente di
inviare acqua ad alta pressione per impedire l’accumulo di materiale inerte.
In questo tipo di pesca
l’imbarcazione si muove all’indietro trascinando la draga davanti a sé.
Originariamente il traino avveniva
facendo forza sull’ancora gettata prima di calare l’attrezzo; con l’avvento di
motori più potenti oggi è possibile il traino semplicemente utilizzando l’elica
a marcia indietro.
Esistono tre tipi di draghe
idrauliche: la “vongolara”, la “cannellara” e la “fasolara”.
🎯Specie bersaglio:
Molluschi bivalvi.
Immagini tratte da "Dizionario dei termini della pesca"
Agugliara
È una rete da traino pelagica di piccole dimensioni che
viene trainata da una coppia di barche. È unica nel suo genere poiché la lima superiore
rimane fuori dall’acqua per impedire che le aguglie possano sfuggire saltando.
Solitamente la pesca con questo attrezzo si svolge nelle ore notturne.
🎯Specie
bersaglio
Aguglie.
Immagini tratte da "Dizionario dei termini della pesca"
Cogollo
Il cogollo è un attrezzo da pesca che si usa
nelle acque interne, principalmente nei laghi. Viene ancorato a tre pali
infissi sul fondo, due dal lato della bocca ed uno dal lato della “camera della
morte”. Può essere dotato di due braccia (pezze di rete rettangolari) che
servono ad incanalare il pesce verso la bocca rigida.
Un sistema di camere coniche disposte una dentro
all’altra, formano una specie di “imbuto” che consente al pesce di entrare
nella trappola ma non di uscire.
Il pescato viene prelevato salpando solo l’ultima parte dell’attrezzo.
🎯Specie bersaglio
Anguille, coregoni.
Immagini tratte da "Dizionario dei termini della pesca"
Ferrettara
La ferrettara è una rete
derivante destinata alla cattura di alcune specie pelagiche, il cui uso è
permesso solamente entro le tre miglia dalla costa. L’attrezzo viene calato
dalla barca a mezz’acqua o con la lima dei sugheri in superficie, e lasciato libero
di muoversi con la corrente; il suo ritrovamento e successivo recupero è reso
possibile da boe rilevabili dai radar collegate alla rete stessa.
È soggetto di alcune limitazioni,
infatti la lunghezza massima consentita è di 2,5 km e l’apertura delle maglie
non può superare i 100 mm.
🎯Specie bersaglio
Acciughe, sgombri, cefali, tombarelli, palamite.
Immagini tratte da "Dizionario dei termini della pesca"